Le 7 regole d’oro per il mentor

Siate curiosi e attenti.

Al bambino, a ciò che desidera realizzare, a ciò che prova. Perché mi sta facendo questa domanda? Come si sente? Che faccia fa?”.Non concentratevi su ciò che dovete rispondere ma su ciò che vi sta chiedendo.

Il bambino è competente.

Lui sa quello che vuole realizzare e ha le risorse per farlo. Se vi sembra molto indeciso, aspettate con fiducia.Voi dovete solo facilitarlo, magari proponendo alternative. Ma solo lui può trovare la “sua” soluzione.

State a fianco, non davanti.

Intervenite solo su richiesta del bambino stesso per aiutarlo a superare le eventuali difficoltà tecniche che può incontrare durante la realizzazione. Chiedetegli cosa farebbe, prima di dare la soluzione “giusta”.

Gli errori ci piacciono

Incoraggiare il bambino a fare quello che desidera senza paura di sbagliare, perché anche dagli errori si possono imparare cose nuove e sorprendenti.Del resto anche noi sbagliamo, no?

Incoraggiate.

Mostratevi soddisfatti di vederli agire autonomamente e ditegli cosa stanno facendo bene. Se gli dite cosa fanno in modo corretto, sapranno rifarlo.Se sostenete i tentativi, avranno voglia di proseguire perché si sentiranno capaci, sapranno di potercela fare. E ci interessa più questo del risultato finale.

Non dite NON

Tutte le frasi possono essere dette in modo positivo pur mantenendo lo stesso messaggio. “Non dovevi fare così” diventa “Prova a fare in questo modo”

Divertitevi!

Il gioco è una cosa molto seria: bisogna prepararsi, ma soprattutto bisogna stare e essere motivati. Più che tante cose che direte, passerà la vostra passione!

Scritto da Barbara Laura Alaimo (CoderDojo Milano)

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